Il reparto esploratori è diviso in piccoli gruppi che chiamiamo pattuglie e il sistema delle Pattuglie è l’aspetto essenziale per il quale l’educazione Scaut differisce da quella di qualsiasi altra organizzazione.
Ogni pattuglia è una società all’interno della quale, tutti i componenti hanno un incarico (capo pattuglia, vice-capo pattuglia, segretario, tesoriere, magazziniere, ecc.). All’interno della pattuglia, tutte le decisioni vengono prese democraticamente. Ognuno è importante e deve portare il suo contributo. La pattuglia sceglie il nome di un animale che la contraddistinguerà dalle altre pattuglie. Avrà un guidone e il materiale adatto alle attività. Alla pattuglia viene assegnato uno spazio, all’interno della sede: l’angolo di pattuglia, che verrà allestito secondo i desideri di tutta la pattuglia. Tutti insieme dovranno creare il progetto e realizzarlo. I ragazzi imparano i principi della democrazia e della collaborazione. Imparano anche la differenza tra l’agire da soli e agire in gruppo. Imparano quanto può essere edificante l’azione del gruppo rispetto a quella del singolo. Anche al campo, intorno alla tenda, realizzeranno il loro angolo di pattuglia, che comprenderà il tavolo, la cucina, e i vari servizi per rendere il campo più comodo e confortevole. I ragazzi impareranno progressivamente a montare la tenda, a cucinare, ad accendere il fuoco e a giocare confrontandosi con le altre pattuglie. Il gioco è un mezzo per imparare divertendosi.
Il ragazzo che entra nel reparto, dovrà superare delle prove, progressive, che contribuiranno alla propria maturità personale. Dovrà sapere come si è sviluppato lo scoutismo, dovrà imparare i nodi, i segni di pista, conoscere i venti e le stelle; imparerà a leggere una carta topografica; imparerà i principi di igiene personale al campo; il primo soccorso e tutte le regole concernenti la sicurezza propria e altrui. E tanto altro.
Unitamente alle varie attività, vengono trasmessi i valori morali propri dello scoutismo. Gli esploratori hanno una legge, che è uguale per tutti gli scout di tutto il mondo. La legge definisce il comportamento e il pensiero dello scout e, per antitesi, chiarisce anche chi non è scout. Noi però non chiediamo agli scout di seguire rigorosamente la legge; bensì chiediamo l’impegno (la promessa) di perseguire l’obiettivo di osservare la legge. Essere scout non è la condizione di base, ma diventa il fine di ogni ragazzo. La legge tende a sviluppare la sensibilità verso il prossimo e verso la natura, la comprensione, il rispetto, la premura, anche verso sé stessi.